Questa settimana vorrei approfondire con voi una delle manifestazioni dell’ansia che solitamente viene identificata con il nome di ipocondria.
Prima di tutto partiamo dalla definizione, cos’è l’ipocondria?
In termini semplici potremmo dire che l’ipocondria non è altro che la convinzione di avere una qualche malattia (non sempre ben specificata), una convinzione così radicata da non essere scalfita nemmeno dai risultati negativi delle tante analisi e dei tanti esami a cui l’ipocondriaco si sottopone.
Chi soffre di ipocondria si auto-costringe ad un continuo, estenuante ed esasperante controllo del proprio corpo alla ricerca dei più minimi segnali che possano essere considerati come probabili sintomi di qualcosa. Il problema è che, essendoci di fondo la ferma convinzione di essere davvero malati, le smentite dei medici non solo non tranquillizzano, ma, anzi, alimentano l’ansia di fondo portando a credere di essere vittima di una malattia ancor più grave proprio perché ben nascosta!
Ecco allora che inizia una caccia al tesoro, o sarebbe meglio dire una caccia alla malattia che prende forma in comportamenti come:
• Sottoporsi ad esami sempre più specialistici;
• Ricorrere al parere di medici sempre più famosi o costosi;
• Ricercare informazioni su libri, siti internet, giornali specializzati ecc.
Ma, come accade per tutte le patologie psicologiche, con le migliori intenzioni si finiscono per ottenere i peggiori risultati ed il tentativo mettere a tacere i dubbi sul proprio stato di salute fa nascere nuovi ed inquietanti dubbi: “E se i medici non avessero controllato bene?”, “ E se gli esami fossero sbagliati?”, “ E se la mia malattia fosse asintomatica?” …
In questo stato di cose con un buon percorso psicologico è possibile uscire da questo circolo vizioso, superare i propri dubbi, le proprie convinzioni e soprattutto, le proprie paure. E non attraverso normali ragionamenti basati sulla logica, perché le emozioni forti, come la paura, non possono mai esser messe a tacere dai freddi calcoli della ragione, ma con adeguate strategie di intervento che permetteranno di mettere a tacere quei dubbi ossessivi ed ossessionanti in maniera, finalmente, definitiva.
Dott.ssa Roberta Guzzardi
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