Questa volta iniziamo con un piccolo questionario che ci permetterà di comprendere meglio di cosa stiamo parlando.
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Ti preoccupi sempre degli altri?
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Ti senti responsabile quando le cose vanno male?
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Passi molto tempo ad affliggerti per le persone che ami e a preoccuparti per loro, per la loro salute ecc…?
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Hai bisogno di tamburellare con la matita sul tavolo esattamente 458 volte per essere sicuro che un asteroide non si abbatterà su tua sorella? 😉
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Il tuo monologo interiore suona più o meno così: “E’ colpa tua. Lo sai vero? E’ solo e soltanto colpa tua! Saresti dovuto andare in Arizona a controllare lo stato dei freni della sua macchina. Dovevi seguire un corso di riparazione di automobili e controllare ogni 12 secondi lo stato del suo sterzo e delle ruote! Quel giorno avresti dovuto tenerlo chiuso in casa e dargli da mangiare attraverso la buca delle lettere. Invece non lo hai fatto, e quindi ora è tutta colpa tua se ha fatto l’incidente! Se l’areo è caduto, se c’è stato un terremoto in Svezia, se quella certa persona ha il cancro, tutto è avvenuto perché TU non hai avuto pensieri positivi per abbastanza tempo. Qualcuno dovrebbe occuparsi di tutto questo… quindi… perché non tu! Devi RIMURGINARE ed essere RESPONSABILE di quello che accade in questo mondo terribile!”
Eccoci qui, benvenuti nella mente di chi soffre di iperscrupolosità!
Chi ha questo problema è distrutto dai sensi di colpa. Percepisce di avere davvero il potere di modificare o pilotare in qualche modo il corso degli eventi, quindi l’ansia è sempre in agguato.
Un piccolo movimento potrebbe fare andare le cose in un modo invece che in un altro. Spostare la forchetta o toccarla per 12 volte di seguito potrebbe causare la fuga di una tigre affamata da un circo con conseguente tragedia.
Anche in questa speciale forma di disturbi di ansia la Psicologia Strategica ottiene importanti risultati.
Credere di essere responsabili di qualcosa non significa esserlo sul serio e a nulla giova autopunirsi con innumerevoli sensi di colpa quando fuori dalla nostra stanza c’è un mondo di eventi potenzialmente possibili che non hanno nulla a che fare con la nostra volontà.
Allora dobbiamo trovare la strada per cambiare il nostro modo di vedere le cose e soprattutto per lasciar andare quel troppo controllo che spesso finisce proprio per farci perdere il controllo.
Bibliografia:
Dennis Diclaudio, Io sono paranoico, Isbn Edizion, Milano, 2007.
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