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La Mente Crea la Paura, La Mente Crea la Libertà!

Subire o Auto-generare il PANICO?

attacchi di panico

Tachicardia, sudorazione, senso di svenimento, paura di morire… l’attacco di panico si manifesta così, travolgente, improvviso, impietoso… Ma si tratta davvero di qualcosa che non possiamo controllare?  Davvero avviene SENZA il nostro intervento? Siamo sul serio VITTIME o c’è qualcosa che possiamo fare e che facciamo per ALIMENTARE il panico nella nostra vita?

Per ALIMENTARE il panico?” Ti chiederai… “Cosa significa che c’è qualcosa che possiamo fare e che facciamo per ALIMNETARE il panico? Nessuno al mondo vorrebbe mai ALIMENTARE certe sensazioni terribili! Perché qualcuno dovrebbe essere tanto pazzo da ALIMENTARE il panico nella propria vita?”

E questo è vero, nessuno è tanto pazzo da VOLER alimentare il panico nella propria vita, ma questo non significa che non alimenti COMUNQUE la sua predisposizione ad avere un attacco di panico SENZA SAPERLO! Le nostre reazioni sono SEMPRE collegate in maniera strettissima al modo in cui percepiamo la realtà.

Se una persona vede il mondo come un luogo di serenità e dolcezza sarà davvero difficile che inizi a soffrire di attacchi di panico. Allo stesso modo, per una persona che si SENTE in pericolo anche solo quando va al supermercato sarà più probabile avere un attacco di panico e soffrire di ansia. Ma cosa c’è sotto? La percezione che abbiamo del mondo dipende da quello che noi facciamo oppure è una specie di maledizione (o benedizione) esterna sulla quale non abbiamo nessun potere?

Immagina questo:un bambino vuole imparare ad andare sui pattini. E’ molto piccolo, quindi perde subito l’equilibrio. Teme di farsi male quindi abbandona l’idea. Si arrende. Un suo amico allo stesso modo prova a pattinare, cade anche lui, ma, invece di rinunciare ci riprova finché non riesce a stare perfettamente in equilibrio e a divertirsi. A questo punto, il fatto che il primo bambino percepisca il pattinare come qualcosa di pericoloso mentre il secondo si diverta nel farlo da cosa dipende? Dal fatto che sono caduti o da come hanno reagito alla caduta? Dal dolore provato o da quello che hanno fatto in prima persona?

E’ vero, alcune cose capitano senza il nostro controllo e senza il nostro consenso, ma quello che facciamo quando certe cose capitano influenza ciò che iniziamo a credere possibile o impossibile per noi molto più della cosa stessa! Ciò che facciamo influenza la nostra percezione, il modo in cui vediamo il mondo, e il modo in cui vediamo il mondo influenza le nostre reazioni.

Chi soffre di attacchi di panico mette in atto tutta una serie di comportamenti che non solo non aiutano ad uscire dal problema, ma che, senza esserne consapevoli, lo alimentano!

Un buon percorso psicologico può aiutare a smascherare queste dinamiche e a superare i propri auto condizionamenti. Grazie a piccolissimi passi in cui si modifica pian piano sia la percezione che le razioni negative è possibile uscire, pian piano dal problema senza scossoni emotivi e, soprattutto, imparando ad AUTOLIBERARSI e non ad AUTORICHIUDERSI in un problema che troppo spesso grava sulla proprio testa come una vera e propria maledizione!

 

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